07.07.2015
Donne e politica

Carta per la Democrazia Paritaria in Trentino

HELIANTHUS ha firmato la Carta per la Democrazia Paritaria in Trentino.

Di seguito, alcune parti del documento firmato insieme ad altre associazioni e movimenti femminili del territorio.

“La Carta per la democrazia paritaria in Trentino prosegue il percorso intrapreso fin dal 2012 dalla Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo insieme a numerose Associazioni, Movimenti femminili e Istituzioni presenti sul territorio per una più compiuta realizzazione della democrazia paritaria in Trentino. Memori anche degli accordi pubblicamente sottoscritti da numerosi partiti in occasione della scorsa campagna elettorale provinciale, i soggetti firmatari di questo documento sanciscono e rinnovano il proprio impegno a perseguire:

● la riforma in senso paritario della legge elettorale nella provincia di Trento,

un tema ancora inadeguatamente affrontato nel dibattito politico locale

● il sostegno alle candidature femminili in occasione delle future consultazioni elettorali

Questa alleanza nasce dalla evidente scarsa presenza delle donne nei luoghi in cui si prendono decisioni per il benessere dell’intera comunità.

Le donne sono il 51,2 % della popolazione provinciale eppure in 45 anni in Trentino sono state elette solo 14 consigliere provinciali.

Tale situazione, contrastando con quanto sancito dagli artt. 51 e 117 della Costituzione e dall’art. 47 dello Statuto della Regione Trentino Alto Adige volti a promuovere un’effettiva rappresentanza di genere, pone una seria questione di deficit democratico ed evidenzia un grave spreco di risorse e competenze, che impoverisce la qualità del sistema democratico a danno dell’intera collettività.

La piena partecipazione femminile alla vita politica, sociale, culturale ed economica del Trentino è un requisito per garantire il reale rispetto dei diritti di cittadinanza delle donne ma è anche un ingrediente indispensabile per ottenere una democrazia migliore per tutte/i. Solo attingendo all’intero bacino di talenti e professionalità presenti nella società e imparando a valorizzare la diversità di prospettive sarà possibile elaborare decisioni innovative e adatte a rispondere a situazioni complesse e di cambiamento come quelle che stiamo vivendo anche sul nostro territorio. Una democrazia più vitale e compiuta ha dunque bisogno di luoghi di potere dove le donne siano più e meglio rappresentate. Affinché questo avvenga, le donne devono gestire in prima persona la rappresentanza e avere la possibilità di trasformare in politica le proprie esperienze e necessità,contribuendo all’adozione di un’ottica di genere in tutti campi, al fine di ridefinire l’agenda politica, le sue priorità e le strategie.

Concordando con numerose analisi, rileviamo quanto le ragioni della grave sottorappresentanza politica femminile debbano essere ricercate nel modello culturale dominante, che assegna ruoli di genere stereotipati a donne e uomini influenzando anche i meccanismi di selezione della classe dirigente.

Questa Carta intende quindi contribuire allo sviluppo di una cultura che consideri la differenza di genere come potenziale positivo da valorizzare nel mondo politico e anche in tutto il contesto sociale ed economico.

Soprattutto, vuole essere un punto di partenza per l’attuazione di azioni e strumenti concreti a favore di pari diritti/doveri tra donne e uomini. A questo riguardo è opportuno richiamare che la L. P. 18 giugno 2013 “Promozione della parità di trattamento e della cultura delle pari opportunità tra donne e uomini” all’art. 3 comma 1 fa esplicito riferimento all’ADOZIONE DI SPECIFICHE MISURE TEMPORANEE E AZIONI POSITIVE fino a che non si sarà ottenuta una piena uguaglianza tra donne e uomini, conformemente a quanto previsto nel nostro ordinamento giuridico e in particolare nella Convenzione per l’Eliminazione di tutte le Discriminazioni contro le donne (CEDAW) ratificata anche dall’Italia.

NELL’ INTERESSE DI UNA MIGLIORE DEMOCRAZIA PER TUTTE/I RITENIAMO QUINDI NECESSARIO E URGENTE modificare la legge elettorale provinciale e prevedere:

● LISTE ELETTORALI composte da 50% donne e 50% uomini

● l’ALTERNANZA DONNA/UOMO nell’elenco dei nomi in lista

● l’espressione di due sole preferenze, con introduzione della “DOPPIA PREFERENZA” di GENERE, per cui la seconda preferenza eventualmente espressa con il voto dovrà essere di genere diverso dalla prima, pena l’annullamento della seconda preferenza

● in caso di mancato rispetto delle previsioni di cui sopra, un SISTEMA SANZIONATORIO incisivo e deterrente, accompagnato da MECCANISMI PREMIANTI per i casi che invece le rispettino

Inoltre sollecitiamo i mass media a un impegno maggiore per offrire un’informazione equilibrata e di qualità, che sappia riconoscere le donne quali protagoniste al pari degli uomini, riservare alle candidate la stessa visibilità dei candidati durante tutta la campagna elettorale e, più in generale, utilizzare un linguaggio non sessista che rispetti le differenze.

Riteniamo infine doveroso ribadire la richiesta a candidate e candidati di formulare candidature trasparenti, che consentano a elettrici ed elettori di verificare la qualità di programmi elettorali in cui siano chiaramente esposte le proprie posizioni su tematiche di genere, nonché le politiche di genere su cui intendono impegnarsi in caso di elezione”.