Adesione a Non Una Di Meno che raccoglie l’appello internazionale alla costruzione dello sciopero globale delle donne per oggi 8 marzo. Quest’anno sono più di 70 i paesi del mondo in cui le donne torneranno a incrociare le braccia.
Cos’è uno sciopero femminista?
Lo sciopero femminista è l’astensione da ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o retribuita. È sciopero dal posto di lavoro e dalle attività domestiche, è sciopero del consumo e dai ruoli imposti dagli stereotipi di genere, è sciopero sociale e della cura.
Attraverserà le scuole e le università, gli ospedali e le fabbriche, le case e i call center, le redazioni e i set, le strade e i luoghi di consumo, …
Perchè LO SCIOPERO?
Per unire le tante voci del #MeToo nella forza collettiva del #Wetoogether!
Lo sciopero contro la precarietà e le discriminazioni. Contro i ruoli imposti nella società fin da quando siamo piccole, contro i ricatti sul lavoro che generano molestie e violenze. Rivendicazione di un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale. Autonomia e libertà di scelta sulla vita delle donne. Libertà di andare senza avere paura, di muoversi e di restare contro la violenza razzista e istituzionale. Difesa degli spazi femministi e liberati della città.
Chi può scioperare?
Possono scioperare le disoccupate, le lavoratrici senza contratto, le casalinghe, le precarie e le partite Iva, le stagiste e le tirocinanti, le studentesse, le precarie, le pensionate … perché discriminazioni e sfruttamento attraversano ogni ambito della nostra vita, in casa, a scuola, a lavoro, nella formazione, nei mass media, nei consumi. Possono scioperare tutte le soggettività che subiscono ogni giorno discriminazioni e forme di sfruttamento legate al proprio stile di vita, al proprio orientamento sessuale, a pregiudizi e stereotipi di genere. Quello femminista è uno sciopero dai generi e dei generi!
Anche gli uomini possono scioperare e supportare l’8 marzo: astenendosi dal lavoro; accudendo figli e familiari; sostenendo concretamente la partecipazione di amiche, compagne, sorelle, madri, figlie alle mobilitazioni dell’8 marzo; dando pieno valore al protagonismo delle donne e rispettandone le indicazioni.
Le forme di sciopero sono tantissime e si può scegliere la propria.
Non c’è un solo modo di scioperare l’8 marzo, perché il nostro lavoro è spesso invisibile!