Dall’archivio di EFFE, la rivista femminista degli anni Settanta, alcuni articoli che tracciano un’immagine delle lotte femministe di quegli anni.
Circa 50 anni fa!
“Da quando abbiamo chiuso EFFE nel 1982, molto è cambiato nel mondo, soprattutto attraverso i processi di globalizzazione e la diffusione di Internet e dei social networks. In una società così potentemente trasformata ha ancora un senso, tuttavia, rileggere gli articoli di EFFE perché in questi tre decenni sono stati fatti molti progressi in alcuni ambiti, ma in altri i problemi per noi donne si sono aggravati rispetto agli anni Settanta e gli articoli di EFFE ci possono offrire idee per lotte ancora oggi attualissime!!”
Molte di noi, ancora bambine, in quegli anni crescevano all’ombra di tutto quello che stava succedendo alle sorelle, madri, zie e nonne.
Dall’inchiesta sul femminismo nel mondo, la prima puntata – FEBBRAIO 1973 - dedicata agli Stati Uniti dove per prima esplose negli anni ’60 la contestazione femminile.
“Quando essere donna, o meglio sapersi donna, comincia a dare ad una di noi una specie di malessere, e il malessere riusciamo a collegarlo con la nostra condizione femminile — perché una legge ci discrimina, perché un uso, una tradizione ci inchiodano ad un comportamento che appare immutabile, perché abbiamo meno danaro di un uomo o, per averlo dobbiamo sopportare più fatiche o più umiliazioni di lui — allora ognuna di noi, che prova queste sensazioni, è pronta al discorso femminista: che è un discorso, per cominciare, di SOLIDARIETA’ tra donne (senza paura del ricatto maschile, cioè dell’atteggiamento dell’uomo che tende a dividere, con sospetti, gelosie, rancori, una donna dall’altra, per dominarle), e di informazioni reciproche, racconto delle proprie esperienze, e quindi CONSAPEVOLEZZA che non formano, ciascuna, una storia privata ma, al contrario, tutte insieme compongono la storia della oppressione subita dalla donna.”
Per leggere l’articolo completo: http://efferivistafemminista.it/2014/07/donne-non-si-nasce-si-diventa/