02.02.2021
Helianthus Val di Sole

Poesia di febbraio

Arriva la Candelora, un giorno simbolico, in quanto si trova a metà strada tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera.

Nel corso dell’anno, la Candelora è una sorta di porta tra l’inverno, oramai al suo declino, e l’imminente primavera. È il periodo adatto ai riti propiziatori per attirare fecondità e fertilità, riti che saranno determinanti per l’annata agricola che sta per cominciare. Questo passaggio contrassegna simbolicamente il transito dal freddo, dal buio e dalla morte dell’inverno verso il rinnovamento, che magnificamente si esprime con la primavera.

La primavera è ancora lontana; invece, questo lungo inverno 2021, ce lo ricorderemo per molto tempo.

Inizio, da oggi, una selezione di poesie della poeta Emily Dickinson che nacque ad Amherst, nel Massachusetts nel 1830, dove morì, nel 1886, senza mai essersene allontanata troppo. Solo una decina delle quasi milleottocento poesie che ora conosciamo, ritrovate dopo la sua morte dalla sorella Lavinia, furono pubblicate, anonime, durante la sua vita.

La poeta americana non ebbe praticamente alcun riconoscimento durante la sua vita (peraltro rimase spesso in solitudine), perché i suoi contemporanei prediligevano un linguaggio maggiormente ricercato e le sue opere, largamente anticipatrici della poesia novecentesca, non risultavano conformi al gusto dell’epoca.

La fortuna e quindi il riconoscimento della sua importanza nella letteratura angloamericana, l’arricchirsi delle sue traduzioni, anche in italiano, e di opere di studio su di lei come di quelle a lei dedicate o ispirate sono quindi piuttosto recenti.

Ho scelto Emily Dickinson perché il suo amore per la natura- per esempio per la neve, gli alberi, l’acqua, gli uccelli- traspare da tutte le sue poesie:

 

 

Penso che all’Abete piaccia stare

Su un Margine di Neve –

Si addice alla sua Austerità –

E soddisfa lo sgomento

Che gli uomini, debbono dissetare nella Selva –

E nel Deserto – saziare –

Un istinto per il Grigio, lo Spoglio –

Di Lapponia – necessità –

La natura dell’Abete prospera – nel freddo –

Lo Stridere dei venti del Nord

È il più dolce nutrimento – per lui –

Il suo migliore Vino di Norvegia –

Per le Razze di raso – egli è un nulla –

Ma i Bambini sul Don,

Sotto i suoi Tabernacoli, giocano,

E i Lottatori del Dnieper, gareggiano.

 

Fonti:  https://www.wikiwand.com/it/Emily_Dickinson      https://www.emilydickinson.it/poesie.html