16.12.2015
Helianthus Val di Sole

Forse Non Tutti Sanno Che…

Nuova pubblicazione a cura del Gruppo di Lavoro Pari Opportunità del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti dal titolo

  TUTT’ALTRO GENERE D’INFORMAZIONE

 Manuale per una corretta rappresentazione delle donne nell’informazione

Coordinatrice del gruppo di lavoro: Gegia Celotti

Forse non tutti sanno che… la storica rubrica della Settimana enigmistica ci presta il titolo per la nostra introduzione. Bene, noi non lo sapevamo. eravamo consapevoli che le donne, nei telegiornali e sui quotidiani, erano rappresentate poco e male, ma non ci aspettavamo una differenza così eclatante e, soprattutto, che le donne facessero notizia quasi esclusivamente se vittime di violenza. Solo in questi casi l’interesse per loro arriva al 48%. Sulle prime pagine di 102 quotidiani e nei sommari di 56 edizioni di telegiornali, la presenza femminile all’interno delle notizie è solo del 17% e le firme di donne sono il 20%, nonostante le colleghe rappresentino il 40% della categoria. L’unico momento in cui aumenta la visibilità femminile è, guarda caso, nei giorni che precedono l’8 marzo, quando il dato sale al 30%… il giornale più maschile è la Gazzetta dello Sport, con ben il 96% di newsmaker maschi e il 95% di firme maschili. Le giornaliste raggiungono il massimo di visibilità, con un modesto 33%, firmando sulle prime pagine del Sole24ore dove, a fare notizia, continuano a essere soprattutto gli uomini (94%). Parlano più spesso di donne il Gazzettino, la Gazzetta del Mezzogiorno e Metro, mantenendosi tuttavia su valori bassi, circa il 20%. A ritrarle più spesso in fotografia sono il Corriere della Sera e il Messaggero.

Non va meglio nei telegiornali. Il Tg La7 ha il dato più basso di presenza femminile nelle notizie, il 6%, e rappresenta donne per lo più in ruoli subordinati. Sky, con il 14% di donne nelle notizie, assegna loro, funzioni di prestigio. Questi dati sono stati elaborati da Monia Azzalini dell’osservatorio di Pavia che ha curato per noi la parte scientifica e ci ha fornito un elenco di raccomandazioni, tenendo conto anche delle indicazioni diffuse in ambito internazionale.

E questo solo per parlare di “quantità”. abbiamo poi analizzato la “qualità”. Come si rappresentano le donne? Spesso usando stereotipi che non sono mai neutri, ma si fondano sull’opposizione simbolica di donne e uomini, gruppi tra i quali intercorrono rapporti gerarchici che vedono le donne in posizione subordinata. Oppure mettendo in atto un processo di svilimento e trasmettendo un’immagine riduttiva attraverso dettagli non pertinenti e quasi sempre correlati alla sfera sessuale…”

http://www.odg.it/files/Tutt’altro%20genere%20d’informazione.pdf