26.09.2018
Helianthus Val di Sole

Le Casalinghe in Italia

Per fortuna che, ogni tanto, qualche giornalista- UOMO- scrive delle CASALINGHE  con nostro grande piacere. Perché se è vero che i dati statistici sono a disposizione di tutte e di tutti, è altrettanto vero che, se i dati ISTAT  che riguardano Le-casalinghe-in-Italia-2016, vengono analizzate dalle donne, allora…”CE LA SUONIAMO E CE LA CANTIAMO” , se, invece gli stessi dati vengono analizzati da un uomo, con la proposta di una bella ricetta economica per il nostro paese (ma va?) allora, escono fuori i….miliardi!

Eh sì, la conclusione dell’articolo di un giornalista che ha analizzato i dati Istat  sulle Le-casalinghe-in-Italia-2016, infatti,  è che:

le casalinghe da sole hanno regalato all’Italia

 20 MILIARDI di ore di lavoro!

 

Per sintetizzare le ultime analisi, cominciamo dall’inizio con la  definizione ISTAT di casalinga

– persone di 15 anni e più chi si dedicano prevalentemente alle faccende domestiche-

definizione ISTAT di lavoro non retribuito

– lavoro svolto per attività domestiche, cura di bambini, adulti e anziani della famiglia, volontariato, aiuti informali tra famiglie e spostamenti legati allo svolgimento di queste attività-

 

Ci siamo? Bene.

 

Andiamo avanti:  pag. 2 Le-casalinghe-in-Italia-2016    CHI SONO LE CASALINGHE?

 

 

Nel 2016 sono 7 milioni 338 mila le donne che si dichiarano casalinghe nel nostro Paese, 518 mila in meno rispetto a 10 anni fa. La loro età media è 60 anni, in crescita rispetto al 2006, quando era pari a 57 anni. Le casalinghe invecchiano come il resto della popolazione.

 

Ancora a  pag. 4 Le-casalinghe-in-Italia-2016 -Il lavoro delle casalinghe- Nel 2014 sono state effettuate in Italia, da parte di donne e uomini 71 miliardi e 353 milioni di ore di lavoro non retribuito per attività domestiche, a cura di bambini, adulti e anziani della famiglia, volontariato, aiuti informali e spostamenti legati allo svolgimento di tali attività. Per comprendere l’importanza economica di questo dato, è possibile prendere a riferimento l’ammontare complessivo delle ore di lavoro retribuito svolte in Italia nello stesso anno: secondo le stime elaborate all’interno dei Conti economici nazionali si tratta di 41 miliardi e 794 milioni di ore. L’ammontare complessivo di ore di lavoro non retribuito è dunque, pari a 1,7 volte di quello del lavoro retribuito. Le DONNE hanno effettuato 50 miliardi e 694 milioni di ore di lavoro non retribuito (il 71% del totale): un valore superiore al numero di ore di lavoro retribuito prodotto dal complesso della popolazione.

Le casalinghe, con 20 miliardi e 349 milioni di ore, sono i soggetti che contribuiscono maggiormente a questa forma di produzione, che, pur non essendo retribuita, è fondamentale per il benessere del Paese. Anche le occupate con 13 miliardi e 713 milioni di ore e le ritirate al lavoro con 11 miliardi e 683 milioni contribuiscono notevolmente.

 

E lo stesso giornalista scrive ancora che:

Una statistica diffusa da Ocse, dedicata alle differenze di genere nella quantità di tempo libero disponibile nel corso di una giornata, è una buona occasione per ricordare una caratteristica del nostro paese della quale si discorre pochissimo: la condizione delle nostre donne che lavorano in casa, curando le attività domestiche e i familiari. Ossia un’attività di lavoro a tempo pienissimo, sabato e domenica inclusi, che le impegna decine di ore a settimana e per la quale non esiste alcuna retribuzione. Manca persino una qualsiasi forma di riconoscimento sociale. Una condizione che non è esagerato assimilare a una sostanziale schiavitù.

Curiosamente di questo stato di cose si parla pochissimo. Persino in un periodo di promesse politiche mirabolanti come quello che stiamo vivendo, la condizione delle donne italiane che lavorano per la casa e i familiari non suscita alcune attenzione.

 

 

Grazie caro giornalista del tuo lavoro, così ci sentiamo meno sole.