06.11.2017
Helianthus Val di Sole

LE MADRI COSTITUENTI

Il 2016 è stato il 70esimo anniversario del voto alle donne in Italia. Fu, infatti, nel 1946, che per la prima volta in Italia, le donne votarono e furono elette, parteciparono alle elezioni amministrative e al referendum istituzionale per scegliere tra Monarchia e Repubblica. Tra le ventuno donne che hanno fatto la Costituzione, anche Ottavia Penna.

Nasce in una famiglia nobile, il padre è barone e la madre duchessa e durante la guerra organizza gli aiuti e l’assistenza alla popolazione civile siciliana. Ottavia Penna è anticonformista nelle scelte politiche, è cattolica e di fede monarchica e abbraccia l’ideologia del Fronte dell’Uomo Qualunque, fondato nel 1944 da Guglielmo Giannini, attirandosi in questo modo l’ostilità degli ambienti cittadini civili e religiosi della sua città.

Rivendica sempre la parità dei diritti e l’emancipazione delle donne.

Nel 1946 viene eletta all’Assemblea Costituente nelle liste del Fronte dell’Uomo Qualunque – unica onorevole donna della destra italiana – ed entra a far parte  della “Commissione dei 75” per soli 6 giorni.

Ottavia Penna è, inoltre, l’unica donna candidata alle elezioni del primo presidente della Repubblica, nel giugno 1946, risultando terza, dopo Enrico De Nicola e Cipriano Facchinetti. In aula non interviene né presenta interrogazioni. Sostiene, insieme ad altri, emendamenti sull’istruzione professionale, sull’istituzione delle regioni, con la proposta di affidare direttamente alle popolazioni interessate la scelta della regione di appartenenza, ed emendamenti sull’indipendenza della magistratura. I dissensi con Giannini la inducono a dimettersi dalle fila del movimento Uomo qualunque per aderire all’Unione Democratica Nazionale. Alla fine dell’esperienza costituente decide di abbandonare la politica.

“ Non sussidi in denaro per i soli disoccupati, espressione di una pratica fugace e occasionale della carità, ma un programma a vantaggio di tutti.”

Ottavia Penna: Caltagirone (Catania) 1907 – 1986