08.11.2017
Helianthus Val di Sole

La differenza tra galanteria e molestia

In tempi non sospetti e, prima che si scatenasse il tam tam mondiale sulle molestie sulle donne (e non solo…), Lorella Zanardo –scrittrice e attivista per i Diritti delle Donne- ha pubblicato un articolo nel quale dà la “sua” definizione della differenza tra galanteria e molestia.

Helianthus segue Lorella Zanardo da anni, perché, periodicamente, viene in Trentino e, nell’ultimo incontro in Valle di Sole- il 22 novembre 2016- ci ha lasciato una magnifica lezione sull’ECOLOGIA dello sguardo e sul tema dell’ educazione alle immagini, impossibile da dimenticare!

Ma torniamo al tema: la differenza tra galanteria e molestia, che, a prima vista,  potrebbe sembrare una…sciocchezza, che, in realtà, non è.

Di seguito, una breve sintesi dell’articolo come spunto di riflessione.

Dal canto nostro, condividiamo totalmente la definizione della Zanardo con l’auspicio che questo messaggio raggiunga le giovanissime e  giovani donne che, spesso, ci chiedono cosa sia la galanteria.

“Pare argomento banale: non lo è.
Amici, conoscenti, lettori ripetono come un mantra che loro non si azzardano più a farci un complimento perchè temono la nostra reazione stizzita.

……

Come fare?
A me personalmente la normale seduzione che può correre tra uomini e donne fa molto piacere, dona, a mio avviso, leggerezza alla vita.
A Catania anni fa mi fu rivolto un complimento che ancora ora ricordo con gran piacere: sincero, discreto e a me gradito.
Credo che se una regola esiste, dovrebbe essere questa: non esprimere alcun apprezzamento che in alcun modo metta la ricevente in condizione di inferiorità, né fisica né emotiva.

Tra guardare una ragazza con ammirazione discreta e “alla pari” e all’opposto rivolgerle un apprezzamento grossolano che la ponga in una situazione di inferiorità, passa un confine molto chiaro ed evidente.
Anni fa fui seguita da un uomo alto e grosso: io ero in bici ma andavo lentamente perchè la strada era stretta con le rotaie del tram che ne limitavano la percorribilità, lui mi stava di fianco a passo lesto dichiarandomi tutto quello che mi avrebbe fatto se ci fossimo trovati soli, credo pensasse sinceramente di risultare particolarmente erotico.
Io ebbi paura: in giro non c’era nessuno e lui era decisamente più forte fisicamente di me. Arrivò gente, io ne approfittai per volare via, ma il cuore mi batteva all’impazzata.

……..

Però questo è un tema importante che non va banalizzato: se la seduzione allieta la vita, la molestia la limita fortemente.
L’aver deciso, io e migliaia di altre, di non prendere mai più treni locali dopo le 9 di sera, significa che le molestie non ci piacciono per niente.
Dovere come madri, a malincuore e con un sentimento di rabbia e sconfitta, porre maggior limiti nell’educazione di una figlia rispetto ad un figlio è una sconfitta cocente: ma è indubbio che se una figlia ti dice che rientra all’una da sola,ti preoccupi maggiormente che se la stessa cosa te la dice un figlio.
Su questo mi danno. Su questo mi incazzo, su questo sarei pronta a scendere in mille piazze e ad occupare qualsiasi luogo: la libertà di movimento è sempre stata, per me, la prima manifestazione di una vita realmente libera e indipendente.”

Per leggere l’articolo completo e saperne di più:

http://www.lorellazanardo.it/tra-galanteria-e-molestie-ce-differenza/