19.12.2017
Helianthus Val di Sole

LE MADRI COSTITUENTI

Tra le ventuno donne che hanno fatto la Costituzione italiana, anche la prima Presidente della Camera dei deputati, prima donna ad ottenere questo incarico, Nilde Iotti.

Il padre di Nilde Iotti, ferroviere socialista, perseguitato durante il regime fascista per il suo impegno sindacale, desidera che la figlia studi, nonostante le disagiate condizioni economiche. Leonilde -detta Nilde- si laurea in lettere all’università Cattolica di Milano.

Durante la Resistenza è portaordini e responsabile dei Gruppi di Difesa della Donna. Il 31 marzo 1946 viene eletta in Consiglio comunale a Reggio Emilia e il 2 giugno dello stesso anno alla Costituente nelle liste del Partito Comunista. Partecipa alla “Commissione dei 75”. Durante i lavori della I Sottocommissione, che si occupa dei diritti e dei doveri dei cittadini, presenta una relazione sulla famiglia, sostenendo la necessità di regolare con leggi specifiche il diritto familiare, sostenendo l’uguaglianza giuridica dei coniugi, l’equiparazione dei figli illegittimi a quelli nati nel matrimonio e il pieno riconoscimento da parte dello Stato della funzione sociale della maternità.

Nelle aule di Montecitorio conosce Palmiro Togliatti, che diventa il suo compagno di vita per quasi vent’anni. Questa relazione, non sancita da un matrimonio, viene osteggiata dalla società italiana dell’epoca e anche dal Partito Comunista.

Viene eletta, ininterrottamente alla Camera dei Deputati, per ben 13 legislature e, dal 1979 al 1992 è presidente della Camera, prima donna ad ottenere questo incarico. Nel corso dei 53 anni di impegno istituzionale, è promotrice della legge sul Diritto di famiglia (1975), della battaglia sul referendum per il divorzio (1974) e della legge sull’aborto (1978).

ART. 29 della Costituzione Italiana

– L’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi- :

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

 

Nilde Iotti: Reggio Emilia 1920 – Roma 1999