A Roma, come in moltissime città d’Italia e del mondo, oggi 8 marzo sarà l’occasione per riprenderci questa giornata di lotta: una giornata in cui sperimentare e praticare forme di blocco della produzione e della riproduzione sociale, reinventando lo sciopero come vera e propria pratica femminista a partire dalle forme specifiche di violenza, discriminazione e sfruttamento che viviamo quotidianamente, 24 ore al giorno, in ogni ambito della vita, che sia pubblico o privato.
Constatiamo ogni giorno quanto la violenza sia fenomeno strutturale delle nostre società, strumento di controllo delle nostre vite e quanto condizioni ogni ambito della nostra esistenza:
- in famiglia
- al lavoro
- a scuola
- negli ospedali
- in tribunale
- sui giornali
- per la strada…
per questo l’8 marzo sarà uno sciopero in cui riaffermare la nostra forza a partire dalla nostra sottrazione:
una giornata senza di noi!
Resteremo al sole delle piazze a goderci la primavera che arriva anche per noi a dispetto di chi ci uccide per “troppo amore”, di chi, quando siamo vittime di stupro, processa prima le donne e i loro comportamenti; di chi “esporta democrazia” in nostro nome e poi alza muri tra noi e la nostra libertà. Di chi scrive leggi sui nostri corpi; di chi ci lascia morire di obiezione di coscienza. Di chi ci ricatta con le dimissioni in bianco perché abbiamo figli o forse li avremo; di chi ci offre stipendi comunque più bassi degli uomini a parità di mansioni…
A cento anni dall’8 marzo 1917, torneremo in strada in tutto il mondo, a protestare e a scioperare contro la guerra che ogni giorno subiamo sui nostri corpi: la violenza, fisica, psicologica, culturale, economica.
Se le nostre vite non valgono, allora ci fermiamo!
https://nonunadimeno.wordpress.com/2017/03/01/lotto-marzo-a-roma-sciopero-globale-delle-donne/