10.02.2019
Helianthus Val di Sole

VIOLENZA DI GENERE

Le donne continuano a morire per mano maschile, ancora e ancora, una ogni due giorni, ci dicono le medie. E se non muoiono, sono violentate, picchiate, abusate, discriminate.

L’ultima è stata arsa viva.

 E aveva denunciato colui che, poi, le ha dato fuoco.

Una strage incessante, contro cui il nostro paese, l’Italia, ha ratificato la convenzione di Istanbul, ma appare incapace di affrontare in modo strutturale, coraggioso e decisivo.

E’ importante, allora, non vanificare il lavoro che già è stato fatto in tema di violenza di genere e in tema dei diritti delle donne. Perché, in realtà, la maggioranza dei femminicidi avviene per mano di partner, ex partner, uomini che non accettano la libertà delle donne, la loro umanità, considerandole alla stregua di oggetti di proprietà.

Contrastare questa cultura beceramente patriarcale non è semplice, ma certamente non è limitando la libertà delle donne, relegandole nuovamente in casa, che si affronta il problema.

Non è offrendo terreni demaniali a chi dona il terzo figlio alla Patria.

Non è impedendo di fatto il divorzio alle donne economicamente più deboli, come vorrebbe il DdL Pillon con le assurde proposte di mediazione obbligatoria a pagamento, l’introduzione della Pas (sindrome di alienazione parentale che, una sentenza della Corte di Cassazione del 2013, ha sconfessato avere dignità scientifica!) la spada di Damocle della sottrazione dei figli.

Non è rendendo impossibile l’aborto che le donne abbasseranno la testa, si ritireranno dalla vita pubblica, per rinchiudersi in casa, liberando il senso di Onnipotenza del Maschio.”

Ma è importante capire che non ci sarà nessuno che lo farà per noi. Lo dobbiamo fare da sole, NOI DONNE dobbiamo essere protagoniste della nostra sopravvivenza, della difesa dei nostri diritti.

Va cambiato il modo di percepire il POTERE:

il POTERE non è possedere gli altri, sconfiggere il nemico, aggredire il mondo.

 Il POTERE è collaborazione, è cooperazione, è cura.

Il potere è responsabilità e rispetto.

Il potere, infine, è dovere. Il dovere di prenderci cura di noi stesse.