29.10.2021
Varie

RITORNO AL PASSATO

E attacco alla parità di genere in Trentino. Un attacco amaro, anzi amarissimo.

Breve premessa cronologica: nel 2018 siamo andate/i a votare alle elezioni provinciali in Trentino con la doppia preferenza di genere.

Che significa?

1 voto per una donna

1 voto per un uomo

Semplice, no?

Sulla scheda elettorale, finalmente, potevamo indicare 2 preferenze che dovevano essere riferite a persone di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

1  voto per un uomo

1 voto per una donna

La legge sulla doppia preferenza era appena stata approvata nel passato Consiglio provinciale a fine 2017 e, in questo modo, si voleva contribuire a una più equilibrata presenza di uomini e donne in Consiglio provinciale per realizzare quella parità di genere che è principio fondante di una democrazia compiuta.

La vogliamo, o no, questa parità di uomini e donne nei luoghi più importanti dove si prendono decisioni?

Oppure qualcuna si fida (ancora no!) delle chiacchiere degli uomini che, soltanto a parole, sono disponibili alla parità di genere e, poi…nei fatti, cercano di affossare qualunque tentativo delle donne di dire la loro?

E andiamo avanti. 

Dunque, la legge era già stata approvata e in Trentino (ripeto) siamo già andate/i a votare nel 2018 con la doppia preferenza di genere.

 

Alleluia.

 

E che succede nell’anno 2021, nel mese di ottobre?

Ancora una brevissima premessa: mi perdoneranno le persone più evolute e più dotte ma sono abituata a parlare con le bambine e i bambini più piccoli, e a fare degli esempi semplici. Dunque: siamo nel 2021 e la legge della doppia preferenza è del 2017, circa quattro anni fa, no? Una legge di quattro anni fa non può dirsi vecchia, vero? E, ripeto ancora una volta, eravamo andate/i a votare così:

1 voto per una donna

1 voto per un uomo

E’ abbastanza semplice, vero?

Epperò, succede che nel mese di ottobre dell’anno 2021, la Prima Commissione permanente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento propone di modificare la doppia preferenza di genere e  di rimettere i tre voti di preferenza con obbligo di voti diretti a candidati di genere diverso.

Cheeee?

 E così mi domando: che bisogno c’era di andare a modificare una legge di nemmeno quattro anni fa?

Qui per leggere l’articolo

E ancora chiedo:

care consigliere e cari consiglieri,

ma non avevate proprio altro da fare, che andare a proporre modifiche alla legge elettorale che aveva permesso al Trentino di mettersi al pari di altre regioni italiane? Al pari, ripeto, di altre regioni che, in Italia, hanno inserito la doppia preferenza di genere anni e anni fa’, mentre in Trentino si pensa di tornare indietro.

 

Qui per leggere le dichiarazioni della Presidente commissione pari opportunità tra uomo e donna della  Provincia Autonoma di Trento

Di seguito trascrivo uno stralcio della lettera della Presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo di Trento che evidenzia dettagliatamente ciò che sta avvenendo, indirizzata alle MINISTRE della REPUBBLICA ITALIANA:

  • Elena Bonetti

  • Marta Cartabia

  • Mariastella Gelmini

  • Luciana Lamorgese

“Siamo rimaste molto sconcertate quindi da quanto accaduto presso la Prima Commissione permanente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento (Competenze: Autonomia, forma di governo, organizzazione provinciale, programmazione, finanza provinciale e locale, patrimonio, enti locali), che è stata convocata in data martedì 19 ottobre 2021 con ordine del giorno che contemplava, tra gli altri, l’esame del testo unificato dei disegni di legge n.5 e n.80 recanti “Modificazioni della legge elettorale provinciale 5 marzo 2003”. In particolare, le modifiche proposte incidono sull’art. 25 della legge elettorale provinciale del 2003, con la soppressione di una parte del comma 6-bis, eliminando la previsione che nelle liste si alternino candidature di genere diverso, nonché sull’art. 63, comma 3, della medesima legge, prevedendo in questo caso tre voti di preferenza con obbligo (generico) di voti diretti a candidati di genere diverso. La Prima Commissione permanente, in data 19 ottobre 2021, ha approvato con plurime forzature, in assenza di tutti i consiglieri e le consigliere di minoranza, il testo unificato dei disegni di legge n. 5 e n. 80.”

Qui per leggere la lettera integrale inviata dalla Presidente commissione pari opportunità tra uomo e donna di Trento