23.06.2021
Varie

Verso un’Europa garante della parità di genere

Prima Parte

All’articolo 8 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea troviamo:

“Nelle sue azioni l’Unione mira ad eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità, tra uomini e donne.”

Di seguito, la comunicazione della commissione europea, a firma Presidente Ursula von der Leyen, al parlamento europeo, al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni, dal titolo

 

 

Un’Unione dell’uguaglianza:

la strategia per la parità di genere 2020-2025

La promozione della parità tra donne e uomini è un compito che spetta all’Unione in tutte le attività che le competono in virtù dei trattati.

 La parità di genere è un valore cardine dell’Unione Europea, un diritto fondamentale e un principio chiave del pilastro europeo dei diritti sociali.

Rispecchia la nostra identità ed è inoltre una condizione essenziale per un’economia europea innovativa, competitiva e prospera.

Nel mondo degli affari, in politica e nella società nel suo complesso potremo raggiungere il nostro pieno potenziale solo utilizzando tutti i nostri talenti e la nostra diversità.

La parità di genere fa aumentare i posti di lavoro e la produttività: è quindi un potenziale che va sfruttato man mano che si procede verso le transizioni verde e digitale e si fronteggiano le sfide demografiche.

L’Unione europea è all’avanguardia nel mondo per la parità di genere: 14 tra i primi 20 paesi al mondo per l’attuazione della parità di genere sono Stati membri dell’Unione Europea. Grazie ad una legislazione e ad una giurisprudenza solide in materia di parità di trattamento, agli sforzi intrapresi per integrare la prospettiva di genere nei diversi ambiti politici e a norme volte a sanare disuguaglianze specifiche, l’Unione Europea ha compiuto immensi progressi sulla parità di genere negli ultimi decenni.

Nessuno Stato membro, tuttavia, ha raggiunto la piena parità di genere e i progressi vanno a rilento.

 Nell’indice sull’uguaglianza di genere dell’Unione Europea del 2019, gli Stati membri hanno ottenuto in media 67,4 punti su 100, migliorando di appena 5,4 punti il punteggio dal 2005 ad oggi.

I progressi in materia di parità di genere purtroppo non sono inevitabili né irreversibili ed è per questo che dobbiamo dare nuovo slancio all’uguaglianza tra donne e uomini.

 Il divario di genere si sta colmando nel campo dell’istruzione, ma è ancora presente nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza, poteri e pensioni. Ancor oggi troppe persone violano il principio della parità di genere con una retorica dell’odio in chiave sessista e bloccando qualunque azione contro la violenza e gli stereotipi di genere. La violenza e le molestie di genere proseguono a livelli allarmanti. Il movimento #MeToo ci ha dato la dimostrazione di quanto siano diffusi il sessismo e gli abusi che le donne e le ragazze continuano ad affrontare. Al tempo stesso ha dato alle donne, in tutto il mondo, la possibilità di rendere pubbliche le loro esperienze e di adire le vie legali.

La strategia per la parità di genere qui delineata inquadra l’operato della Commissione europea in materia di parità di genere e definisce gli obiettivi politici e le azioni chiave per il periodo 2020-2025.

 Il suo scopo è costruire un’Europa garante della parità di genere, in cui la violenza di genere, la discriminazione sessuale e la disuguaglianza strutturale tra donne e uomini appartengano al passato; un’Europa in cui donne e uomini, ragazze e ragazzi, in tutta la loro diversità, siano uguali e liberi di perseguire le loro scelte di vita, abbiano pari opportunità di realizzazione personale e le stesse possibilità di partecipare alla nostra società europea e svolgervi un ruolo guida.

L’attuazione di questa strategia procederà su un duplice binario: misure mirate volte a conseguire la parità di genere, combinate a una maggior integrazione della dimensione di genere. La Commissione migliorerà tale integrazione inserendo sistematicamente una prospettiva di genere in ogni fase dell’elaborazione delle politiche in tutti i settori di azione dell’UE, sia interni che esterni. La strategia sarà attuata utilizzando, come principio trasversale, l’intersezionalità, vale a dire la combinazione del genere con altre caratteristiche o identità personali e il modo in cui tali intersezioni contribuiscono a determinare esperienze di discriminazione specifiche.

 

Fonti:

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A52020DC0152

 https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/gender-equality/gender-equality-strategy_it