Prima DONNA Madre dell’Europa, costruttrice dell’Unione Europea
Leonilde detta Nilde Iotti nasce il 10 aprile 1920 a Reggio Emilia, e nel 2020 ricorre il centenario della sua nascita.
Il ricordo e la testimonianza di Livia Turco, Presidente della Fondazione Nilde Iotti:
-Nilde Iotti è stata una grande donna che ha conosciuto nella vita la sofferenza, la felicità, la forza ed è stata una madre della nostra Repubblica che ha partecipato alla lotta partigiana e alla stagione dell’Assemblea Costituente. I genitori furono per lei, prima e unica figlia molto attesa, fondamentali nell’educazione ai valori dell’antifascismo e della cultura. Il papà, licenziato dalle Ferrovie dello Stato perché antifascista, alla figlia raccomandava sempre di studiare, perché “loro sanno”, indicando in loro i borghesi che erano classe dirigente. E Nilde studiò, in scuole cattoliche perché il padre, pur essendo laico, preferiva i preti ai fascisti. La sua formazione avvenne in ambienti cattolici. Alla morte del padre, ottenne una borsa di studio dalle Ferrovie e s’iscrisse all’Università Cattolica di Milano, diretta da padre Gemelli, laureandosi in Lettere a pieni voti. Qui conobbe figure che sarebbero poi state un grande punto di riferimento nella sua esperienza politica, a partire da Padre Dossetti con il quale conservò un rapporto durato fino alla morte del sacerdote.
Conclusa l’esperienza universitaria alla Cattolica di Milano, guardando attorno a sé i disastri della guerra, capì che non bastava solo avere un sentimento antifascista ma era necessario combattere. S’iscrisse ai Gruppi di difesa della donna. Una caratteristica della sua formazione, che contò sempre molto in tutta la sua vita, era la capacità di ascoltare molte voci, il padre antifascista e socialista, la madre, le insegnanti cattoliche e la Cattolica, Don Milani, don Mazzolari, tutti preti impegnati contro il fascismo. Attratta dall’esperienza di un cugino sacerdote a cui era molto legata, che si era impegnato nel Partito Comunista clandestino insieme a tanti giovani che sacrificavano la propria vita per gli ideali, dopo aver ascoltato molte voci, scelse l’impegno nel Partito Comunista.
Le donne ebbero molte forme d’impegno nella Resistenza. Nilde si occupò della condizione delle donne e dei bambini sfollati e abbandonati accolti nelle famiglie, ispirate dai valori del socialismo, di Reggio Emilia e Modena,fasce deboli che da allora sono sempre rimaste alla sua attenzione. Nel corso di questa esperienza, assistenziale e culturale, di accoglienza e contatto con la quotidianità delle persone più fragili, maturò il suo impegno politico.
Nilde Iotti ha sempre coltivato un rapporto molto intenso con le donne, sia nella vita privata che pubblica. Le donne italiane le devono la Costituzione, perché, dopo essere stata eletta all’Assemblea Costituente, fu nella Commissione dei 75 che la elaborò. Alcune pagine scritte a tutela delle donne lo sono per iniziativa di Nilde Iotti che partecipò alla elaborazione degli articoli relativi alla famiglia, l’art. 29, 30 e 31 che parlano dell’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi e dell’eguale responsabilità verso i figli, di un welfare che si facesse carico dei figli di famiglie numerose. Anche l’accesso delle donne alla magistratura e l’art 48 sulla partecipazione politica hanno visto un contributo significativo di Nilde Iotti che è stata in quell’occasione un grande esempio di alleanza con tutte le 21 donne costituenti che, al di là delle opposte posizioni politiche e del credo religioso, sono state un grande esempio di rappresentanza politica. Con un mirabile gioco di squadra, seppero mettere al primo posto i diritti delle donne, nel presente, per i problemi più immediati, e con una visione per il futuro, raccogliendo il bisogno di cambiamento che le donne avevano maturato partecipando alla lotta partigiana
Le donne italiane hanno tutte un dovere di gratitudine nei confronti di Nilde Iotti e delle altre 20 donne costituenti.
A me piace pensarla “lei con le altre”, perche’ è così che vorrebbe essere ricordata.
Nilde Iotti è MADRE dell’Europa, costruttrice dell’Unione Europea dal 1969, quando partecipò come delegata del Partito Comunista al Parlamento Europeo, dove fu eletta e restò parlamentare fino al 1979 quando divenne Presidente della Camera. Ha contribuito sempre a promuovere la costruzione del Parlamento Europeo, come parlamentare europea ma anche da Presidente della Camera perchè era solita trovare occasioni per riunire i Parlamenti dei vari Stati e continuare a costruire l’Unione europea. Si battè sempre affinchè il Parlamento europeo avesse molti poteri, necessari per costruire l’unione politica europea.
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