05.05.2016
Helianthus Val di Sole

DONNE, chi voterete la prossima volta?

Gian Antonio Stella ha scritto un editoriale nell’ anniversario del primo voto alle donne, 70 anni fa, al loro debutto alle urne nel 1946.

La prima volta delle DONNE

 Cosa pensavano? Come dovevano votare? Quali consigli e suggerimenti arrivavano per dare il loro voto? Quale clima si respirava e come si sarebbero comportate le donne al loro debutto al voto? Commenti e testimonianze da parte di scrittrici e cronisti dell’epoca che raccontano episodi, aneddoti, battute e consigli del tempo. Ne riportiamo solo alcuni:

«Stringiamo le schede come biglietti d’amore». Non c’è testimonianza che ricordi cosa fu per le donne italiane il loro primo voto, esattamente settant’anni fa, quanto le parole di Anna Garofalo in L’italiana in Italia scritto per Laterza nel ’56: «Lunghissima attesa davanti ai seggi. Sembra di essere tornati alle code per l’acqua, dei generi razionati. Abbiamo tutte nel petto un vuoto da giorni d’esame, ripassiamo mentalmente la lezione: quel simbolo, quel segno, una crocetta accanto a quel nome. Stringiamo le schede come biglietti d’amore…».

E ancora per quanto riguarda i “consigli” all’interno delle famiglie, indimenticabile il reportage da Lodi di Egisto Corradi:

«Le donne, in quanto mogli, voteranno agli ordini del marito? “No — dice lei — il voto lo do ai preti”. “No — ribatte lui — il voto lo dai al mio partito”. “No, no — insiste la moglie — voto per i preti». «Ed io ti dico di votare per i socialisti. Chi ti mantiene, infine, ti mantengo io o ti mantiene Don Luigi?”». 


Un capolavoro. Ripreso anni dopo dallo storico Mario Isnenghi in una canzone scritta con Gualtiero Bertelli dove il parroco veneto conclude la predica così: 

 «E perciò scoltème, femene / credo d’avervi dimostrato / che chi non vota scudocrociato / fa un grandissimo pecca’…/ Lo vol Dio, lo vol la Ciesa…». Finale: «E no stè badarghe ai omeni / sé cristiane, ascoltè me». 

Queste, alcune delle testimonianze al tempo del primo voto alle donne nel 1946.

E oggi?

http://www.corriere.it/firme/gian-antonio-stella