07.03.2024
Donne e politica | Varie

Donne e politica

Donne e politica sembra essere un binomio difficile per le donne in Italia.

Anche se abbiamo una Presidente del Consiglio donna?

Sì. Anche se abbiamo una Presidente del Consiglio donna!

Nella provincia autonoma di Trento siamo andate a votare lo scorso ottobre 2023 per eleggere le nostre e i nostri rappresentanti in consiglio provinciale e il Presidente della provincia autonoma di Trento. 

Risultato: il Presidente della provincia autonoma di Trento è un uomo e due donne erano presenti nella giunta esecutiva della passata legislatura e due donne sono presenti nell’attuale giunta esecutiva del governo provinciale.

In compenso, possiamo esultare perchè, per la prima volta, sono state elette 14 donne nel consiglio provinciale di Trento.

 Un successo!

E che succede dopo questo?

Succede che nella prima seduta del consiglio regionale del Trentino Alto Adige del 14.02.2024 ( per intenderci Trento e Bolzano insieme) per un totale di 24 donne, (Trento+Bolzano) su un totale di 70 consiglieri e consigliere, (Trento+Bolzano) viene eletto un presidente uomo e…udite udite…una giunta esecutiva del consiglio regionale di soli uomini!

Nessuna donna nella giunta esecutiva del governo della regione Trentino Alto Adige?

Nessuna. 

Per adesso.

Speriamo nella prossima convocazione del consiglio regionale che ci sarà la prossima settimana e vedremo cosa succederà. Nel frattempo, ho firmato ed invito a firmare la petizione NO AD UNA GIUNTA REGIONALE SENZA DONNE, perchè nel 2024 non è pensabile un governo regionale senza il punto di vista delle donne.

Da non crederci! 

E, proprio perchè sembra quasi impossibile, a fronte di tante lotte delle donne e di leggi per i diritti delle donne che, di seguito, trascrivo l’analisi e i dati che riguardano l’Italia, del capitolo del Report delle “Organizzazioni della società civile italiana per la CEDAW” denominato:       

Donne e partecipazione alla vita politica e pubblica

  • Persistono pregiudizi culturali e patriarcali sulle donne in ruoli di potere e diversi ostacoli concreti impediscono alle donne di partecipare alla vita pubblica
  • La partecipazione delle donne alla governance è in calo, nonostante la presenza di una Presidente del Consiglio donna. 
  • Dopo le elezioni di settembre 2022, il Parlamento contava solo il 33% di donne, in calo rispetto alle legislature precedenti
  • Attualmente, solo il 30,8% dei Ministri sono donne, un’inversione di tendenza rispetto ai governi precedenti. Una tendenza simile si verifica tra i governi regionali e municipali.
  •  Le leggi elettorali in tre Regioni non prevedono la doppia preferenza di genere. 
  • Solo una Regione ha una Presidente donna, e le giunte e i consigli regionali sono ancora a maggioranza maschile, con un’eccezione. (appena una settimana fà è stata eletta, per la prima volta, una presidente donna anche in Sardegna).
  •  Dal 2018 a oggi, le consigliere comunali sono diminuite dal 33% al 28%. Nei Comuni in cui esistono previsioni di riequilibrio di genere, le donne costituiscono oltre il 15% dei sindaci, quasi il 30% dei Presidenti dei consigli comunali e circa il 43% dei consiglieri.
  •  Nei Comuni in cui esistono previsioni di riequilibrio di genere, le donne costituiscono oltre il 15% dei sindaci, quasi il 30% dei Presidenti dei consigli comunali e circa il 43% dei consiglieri. Nonostante questa prova della validità delle previsioni di riequilibrio di genere, le proposte per introdurle negli uffici pubblici non sono state ripresentate.
  • Il risultato positivo delle quote di genere nei Consigli di Amministrazione persiste perché la legge “Golfo-Mosca” è stata rinnovata e rafforzata. Dal 2011, anno di adozione della legge, la rappresentanza femminile nei consigli è aumentata dal 7% al 41,2%.
  • Anche se i difensori che lavorano per proteggere i diritti degli immigrati e dei rifugiati, comprese le donne, sono esposti a rischi crescenti di minacce e attacchi online e offline, il Rapporto dello Stato non fornisce maggiori informazioni sulla questione.

 

 Raccomandazioni suggerite nel rapporto

Adottare misure per contrastare i pregiudizi culturali e patriarcali e promuovere un cambiamento culturale significativo per eliminare gli stereotipi di genere e la discriminazione esistente. 

Introdurre previsioni di riequilibrio di genere in tutte le Istituzioni pubbliche e negli organi di governo privati, con sanzioni per i casi di mancata attuazione.

Auguri a tutte le donne! 

Fonti:

Luci e ombre sulla parità | inGenere

Comunicati stampa | Consiglio regionale del Trentino Alto Adige (regione.taa.it)

D.i.Re – Donne in Rete Contro la Violenza (direcontrolaviolenza.it)

CEDAW_ITA (direcontrolaviolenza.it)