06.12.2023
Helianthus Val di Sole | Laboratori creativi | Varie

La lettera a San Nicola

Il 6 dicembre si festeggia San Nicola e in molti luoghi dell’Alto Adige è tradizione vedere sfilate con centinaia di Krampus per l’arrivo di San Nicola che li precede sempre su un carro o a piedi.

I Krampus sono maschere veramente terrificanti che, con le loro fruste e campanacci, sfilano per le strade dei paesi dell’Alto Adige terrorizzando bambini e adulti e intrattenendo gli amanti del genere con veri e propri spettacoli.

In Alto Adige, dall’Alta Val Pusteria alla Val Venosta, sono molte le località che ospitano sfilate con Krampus che arrivano anche da Austria e Germania.

L’eterno gioco tra il bene- San Nicola- e il male si riflette in modo impressionante il 5 dicembre, il giorno dei Krampus, e il 6 dicembre, il giorno di San Nicola.

I Krampus, in particolare, provengono da tempi antichissimi e avrebbero dovuto instillare nei malvagi il timore della dannazione eterna con forti grida e rintocchi di campane, con verghe e catene.

 Chi era San Nicola?

Della vita di Nicola sappiamo poco. È nato attorno al 270 a Pàtara di Licia (porto sul Mediterraneo, nell’attuale Turchia) e fu vescovo di Myra. Il suo nome compare in alcuni documenti del primo Concilio di Nicea (325), dove i vescovi della Chiesa cristiana si incontrarono per tentare di chiarire alcune divergenze teologiche sulla natura di Cristo. Sul suo conto, a partire dal Medioevo, sono fiorite molte leggende.

Le più note sono quelle che descrivono San Nicola come portatore di doni e protettore dei bambini: Nicola avrebbe salvato tre fanciulle dalla prostituzione dando loro sacchi d’oro (poi simboleggiati nell’iconografia con palle d’oro); avrebbe salvato anche tre bambini che una locandiera voleva uccidere per ricavarne carne.

Nel Medioevo si diffuse in Europa l’uso di commemorare questo episodio con lo scambio di doni nel giorno del santo  che è, appunto, il 6 dicembre. L’usanza è ancora in auge nei Paesi Bassi, in Germania, in Austria e in Italia (nei porti dell’Adriatico, a Trieste e nell’Alto Adige): la notte del 5 dicembre in groppa al suo cavallino fa concorrenza a Babbo Natale. I bambini cattivi se la devono vedere con il suo peloso e demoniaco servitore, mentre il pio uomo lascia doni, dolciumi e frutta nelle scarpe dei più meritevoli.

Quindi, dal momento che le leggende attorno a San Nicola lo descrivono come protettore di bambine e bambini, questo è il testo della lettera che ho preparato, da inviare a San Nicola.

Dateci un’occhiata e fatemi sapere cosa, eventualmente, aggiungere.

 

Caro San Nicola,

si narra, ai tuoi tempi, che tu salvassi 3 bambine dalla prostituzione e 3 bambini da morte violenta.

Per favore San Nicola,  puoi salvare le bambine e i bambini che ancora oggi, in ogni parte del mondo, subiscono abusi, violenze, patiscono la fame e le sofferenze più indicibili a causa di un mondo con troppe diseguaglianze?

 Un mondo, inoltre, in cui incendi, inondazioni, siccità e uragani stanno diventando la nuova spaventosa normalità, così che le bambine e i bambini di oggi non si trovano ad affrontare “solo” un’emergenza climatica, ma fanno i conti anche con la crisi alimentare, in varie parti del mondo.

A livello globale, si stima che circa 774 milioni di bambini e bambine, ovvero un terzo della popolazione infantile mondiale, stiano vivendo con il duplice impatto della povertà e dell’elevato rischio climatico.


Caro San Nicola,

le bambine  e i bambini, in varie parti del mondo, sono sotto attacco.

Le bambine e i bambini non causano o iniziano le guerre, ma è innegabile che ne siano le vittime più vulnerabili, per favore, puoi aiutarli?

Proprio ora nel mondo, oltre 449 milioni di loro vivono in una zona di conflitto. E la situazione è destinata a peggiorare con il protrarsi delle ostilità, delle guerre e delle violenze che non accennano a diminuire.


Caro San Nicola,

per favore, aiutaci a sperare in un mondo migliore. Noi, qui dalla Val di Sole, cercheremo di scrivere tantissime letterine per le bambine e i bambini nel mondo che soffrono e chissà che, con le tante letterine arrivate, tu possa fare qualcosa.

Sono tanti gli ospiti, da tutta Italia, che stanno arrivando in Val di Sole, per godersi le meritate vacanze in montagna e così noi possiamo scrivere una montagna di lettere da inviare.

 

 

 

La scriviamo, allora, questa lettera? Certamente! Con i laboratori creativi di helianthusvaldisole, sono pronti carte e cartoncini di ogni tipo, stickers e colori natalizi, stelle e stelline, decori e formine in legno, pigne e materiali del bosco di montagna.

Che ne dici?

Hai la curiosità di venire a vedere quali addobbi natalizi possiamo confezionare con le nostre mani e con il legno di montagna?

Segui le nostre attività o contattaci alla mail helianthusvds@gmail.com!

Fonti dei testi:

https://www.uffizi.it/opere/lorenzetti-storie-di-san-nicola

https://www.focus.it/cultura/storia/san-nicola-santa-claus-babbo-natale-e-coca-cola

https://www.alto-adige.com/vacanze-culturali-alto-adige/tradizioni/sfilate-krampus-e-san-nicol%C3%B2