21.11.2023
Varie | Violenza contro le donne

La violenza di genere in Trentino

Questa  è la settimana che si conclude con sabato 25 novembre 2023 che è la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, e sui media nazionali ci si confronta, purtroppo, sull’ennesimo femminicidio nel nostro paese.

Il Trentino non è terra immune dal fenomeno della violenza di genere e, di seguito, trascrivo alcuni dati che riguardano la violenza di genere in Trentino diffusi dalla commissione pari opportunità di Trento alla fine del 2022, nel report dal titolo -Le pari opportunità in Trentino-  nel capitolo dedicato alla violenza di genere.

I reati più denunciati in provincia di Trento negli ultimi anni sono relativi alla sfera della violenza fisica. I maltrattamenti in famiglia sono i reati più frequenti nelle schede registrate dalle forze dell’ordine: sono 151, nel 2020, in crescita continua e raddoppiati rispetto al 2017. Incidono molto, inoltre, anche lesioni dolose, atti persecutori, minacce e percosse, violenza sessuale e violenza privata.

Le molestie, le violazioni degli obblighi familiari e i nuovi reati nell’ambito del codice rosso sono invece meno diffusi nelle denunce registrate sul territorio. (a pag. 112 è possibile consultare le tabelle di riferimento con i dati aggiornati dal 2017 al 2020).-

I dati che sono ancora particolarmente gravi, a mio parere, riguardano le percentuali di accordo, in sede d’indagine da parte dell’ISTAT, su alcuni stereotipi sui ruoli tradizionali di genere.

Di seguito, le domande poste con le percentuali  di accordo rilevate per il Trentino e per l’Italia:

  • Le donne che non vogliono un rapporto sessuale riescono ad evitarlo                                               Trentino 38,2     Italia 39,3
  • Le donne possono provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire                         Trentino 24,1       Italia  23,9
  • Se una donna subisce una violenza sessuale quando è ubriaca o è sotto l’effetto di droghe è almeno in parte responsabile                                                                                                                                                                           Trentino 17,2       Italia 15,1
  • Spesso le accuse di violenza sessuale sono false                                                                         Trentino 12,0       Italia  10,3
  • Di fronte a una proposta sessuale le donne spesso dicono no ma in realtà intendono sì         Trentino 7,7           Italia 7,2
  • Le donne serie non vengono violentate                                                                                                 Trentino 5,7             Italia   6,2
  • Se un marito/compagno obbliga la moglie/compagna ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà, non è una violenza                                                                                                                                                                          Trentino 2,3       Italia  1,9

Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

La violenza ha radici profonde, può manifestarsi in forme nuove, ma nasce e si diffonde laddove le norme sociali giustificano atteggiamenti dominanti. In Trentino come in Italia, ci sono molte persone che ancora nel 2018, pur rappresentando quote minoritarie, attribuiscono alla donna parte della responsabilità dei comportamenti controllanti o violenti adottati dall’uomo all’interno della relazione di coppia.

La violenza è figlia della subcultura del possesso e di una visione stereotipata del maschile e del femminile che riguarda ancora, purtroppo, quote non marginali della nostra società. Al fine di contrastarla e soprattutto prevenirla appare dunque essenziale intervenire nei percorsi educativi e socializzativi, decostruendo gli stereotipi e i pregiudizi che spesso ne stanno alla base.

In questi giorni si sta parlando molto, a livello nazionale, di proposte di legge per introdurre l’educazione all’affettività e al rispetto delle differenze, nelle scuole di ogni ordine e grado. L’augurio è che, molto presto, possano essere introdotti nelle scuole questi temi, e si possa educare al rispetto e alle differenze le giovani generazioni.