L’idea di trascorrere finalmente del tempo su un prato a godere della natura con altre persone è qualcosa che ci attira oggi più che mai e che ha conquistato ultimamente soprattutto i più giovani che vivono così la natura e gli spazi aperti.
Vale anche per i più piccini?
Certo!
I vantaggi dell’aria aperta per la salute fisica sono riconosciuti da tempo e ampiamente dimostrati da numerosi studi clinici.
In particolare, dopo un periodo prolungato di limitazioni alla libertà, causato dalla pandemia da coronavirus, anche per le più piccoline e i più piccolini, può essere terapeutico vivere esperienze a contatto con la natura, nel verde, in forma di gioco, per imparare a distinguere e riconoscere gli odori delle erbe aromatiche.
Interagire con la natura è importante anche per chiunque soffra di patologie legate alla salute mentale (depressione, ansia) o all’alimentazione (anoressia, bulimia): affiancata a trattamenti e cure tradizionali mirati alla guarigione del paziente, un’esposizione all’ambiente può influire positivamente sull’umore e sulla concentrazione di quest’ultimo.
– L’importanza della natura è stata riconosciuta su un piano esistenziale, pedagogico, psicologico, medico e spirituale.
Nella natura, infatti, vi è una continua stimolazione di tutti i sensi, non solo di quelli solitamente privilegiati dalla pedagogia tradizionale, cioè la vista e l’udito, ma anche il TATTO, l’OLFATTO e il GUSTO. Questi sensi sono importanti tanto quanto i primi ma hanno molte meno possibilità di svilupparsi in un ambiente urbano e domestico e con lo stile di vita che caratterizza questi ultimi decenni.
Nella natura invece tutti i sensi sono ugualmente messi in gioco da un’infinità di situazioni e oggetti che l’ambiente naturale mette continuamente a disposizione. Mentre la stimolazione eccessiva ed esclusiva della vista e dell’udito possono portare affaticamento, la sollecitazione diffusa di tutti i sensi provoca piacere e rilassamento. Queste due situazioni corrispondono a quelle che vengono definite attenzione intenzionale e diffusa: la prima permette concentrarsi su un singolo elemento ed è quella maggiormente coinvolta quando per esempio si sta davanti a uno schermo o si assiste a una lezione frontale, mentre la seconda è messa in campo per esempio da una passeggiata in un ambiente naturale e permette di intercettare anche stimoli inattesi.-