E’ difficile capire quanto gli stereotipi di genere facciano parte dei nostri modelli culturali che, ancora oggi, applichiamo a femminucce e maschietti che stanno crescendo.
Perché, nella stragrande maggioranza dei casi, sono involontari e perseguiti nella quotidianità con abitudine, spesso in automatico e senza che ce ne accorgiamo.
Però gli stereotipi di genere ci sono, esistono purtroppo, e non permettono alle bambine di essere libere di crescere, di realizzare i propri sogni e i propri desideri. E non permettono nemmeno ai bambini di diventare adulti consapevoli e liberi delle loro scelte.
Fin dalla nascita.
Anche i colori sono stereotipati.
Rosa per la femminuccia. Azzurro per il maschietto.
Ancora? Mi sono chiesta l’ultima volta che ho visto un fiocco rosa per una nascita a casa di una amica.
-Quei colori c’erano- mi ha risposto la mia cara amica quando le ho chiesto perché il fiocco rosa.
E’ vero. Quei colori ci sono, con tutto quello che rappresentano e con il messaggio che vogliamo trasmettere.
Rosa per una femmina. Azzurro per un maschietto.
E se volessimo cambiare colori?
E, a proposito di stereotipi, mi vengono in mente gli inviti RIFIUTATI, qualche anno fa, da alcuni bambini di 3,4 e 5 anni (scuole dell’infanzia, per intenderci) perché i cuoricini che avevo applicato sul segnalibro erano rossi, bianchi e rosa.
Non avevo altri colori.
E non volevano i cuoricini.
Chiaro il messaggio, no?
-Siamo maschietti e non femminucce, che cuoricini e cuoricini!-
Mi consigliarono, infatti, macchine e trattori, ruspe ed escavatori.
Poi, però, grazie anche al lavoro svolto dalle insegnanti della locale scuola d’infanzia,
al ciclo di letture oltre gli stereotipi per favorire una crescita nel libero e pieno sviluppo delle attitudini individuali,
hanno partecipato tutti i bambini e tutte le bambine della scuola d’infanzia del paesino più grande della nostra piccola valle. Ci divertimmo un mondo; noi grandi a leggere ad alta voce, e i più piccolini e le piccoline a guardare le immagini dei libri proposti.
Tante storie divertenti e spassose che hanno riempito intere mattine in biblioteca, dell’allegria e della curiosità dei più piccolini e delle più piccoline.
Gli stereotipi spesso sono inconsapevoli.
Si trasmettono involontariamente.
Ma dobbiamo combatterli per crescere adulti più consapevoli e così migliorare il livello culturale del nostro paese.
Tutti insieme: famiglia, scuola e società.